Natura e avventura

Le foreste tropicali che ricoprono il territorio della Malesia sono riconosciute come le più antiche del pianeta. In questo meraviglioso ecosistema vivono specie ancora ignote alla scienza; si contano 7.000 differenti insetti, 15.000 specie di fiori, 290 razze di mammiferi, uccelli stupefacenti e migliaia di farfalle. Il modo migliore per entrare in contatto con la Malesia più incontaminata è visitare i parchi nazionali. Nella penisola si trovano il Taman Negara, antico di oltre 130 milioni di anni, e l’Endau Rompin. Per un’esperienza ancor più autentica l’ideale è spostarsi nel Borneo: il Sabah e il Sarawak sono le regioni delle foreste primordiali, di flora e fauna incredibili e di diverse comunità etniche.

NELLA PENISOLA

Taman Negara: Il più grande parco nazionale della Malesia si estende negli stati di Pahang, Kelantan e Terengganu su una superficie di circa 4.344 kmq di foresta primaria, antica di 130 milioni di anni. Un soggiorno nel Taman Negara può durare dai 2 ai 4 giorni, ma per qualcuno anche di più: dipende dagli itinerari che si scelgono. Ce n’è davvero per tutti i gusti: dai “principianti dell’avventura” che si
affideranno alle guide locali per conoscere i segreti del parco, ai più esperti, che potranno organizzare anche da soli le proprie escursioni. Il periodo migliore per visitare il parco è la stagione secca (da febbraio a settembre). La via più caratteristica per arrivare al parco è risalire il fiume per 60 km sulle tipiche imbarcazioni locali. Le guide locali sono un prezioso aiuto per scoprire le bellezze delle foreste e avvistare gli animali nascosti nella giungla. Molte specie a rischio di estinzione, quali elefanti, tigri, leopardi e rinoceronti, si rifugiano in quest’area selvaggia. I bird watchers rimarranno molto soddisfatti: sono ben 250 le specie di uccelli finora identificate! Tra gli esemplari più tipici, si possono vedere i buceri, leggendari volatili chiamati hornbills per via del loro caratteristico corno d’avorio. Dal folto delle cime si sentiranno spesso i suoni del macaco dalla coda lunga, della scimmia mangiatrice di foglie e dei gibboni.

NEL BORNEO

Gunung Gading National Park: È il posto migliore per ammirare la rafflesia, il fiore più grande del mondo, che può arrivare a misurare un metro di diametro! Fiorisce tutto l’anno, ma è impossibile prevedere dove e quando e rimane in fiore soltanto per pochi giorni, per cui è veramente una rarità riuscire a godersi lo spettacolo di questa enorme corolla rossa.

Bako National Park: Il più vecchio parco nazionale della regione è un luogo particolarmente affascinante, dove si possono distinguere ben sette ecosistemi differenti e quattro specie di piante carnivore a meno di un’ora di cammino dalla direzione del parco. Anche la fauna è molto ricca ed è il miglior posto per vedere la rara scimmia nasica o scimmia dalla proboscide. La riserva può essere visitata nel corso di una giornata ma è un vero peccato lasciarsi sfuggire l’occasione di addentrarsi nel parco fino alle scogliere a picco sul mare e alle piccole baie che si nascondono tra le rocce.

Semenggoh Wildlife Rehabilitation Centre: Il Semenggoh è la risposta del Sarawak alla riserva di orangutan di Sepilok, nel Sabah, ma è molto meno conosciuto dai turisti. Il centro è nato per la riabilitazione di orangutan, scimmie e altri animali rimasti orfani o catturati illegalmente. Per vedere queste straordinarie creature, conviene visitare il centro negli orari in cui ricevono i pasti (8.30 e 15.00).

Mulu National Park: È l’orgoglio del Sarawak e il parco nazionale più esteso dello Stato, con grotte tra le più ampie al mondo, maestose montagne e i famosi Pinnacoli, spettacolari torri calcaree che si alzano per 45 m in mezzo alla giungla. Qui si trova il più grande passaggio sotterraneo esistente sulla terra: la Grotta del Cervo, che potrebbe contenere cinque cattedrali della dimensioni
di quella di Saint Paul, a Londra. Vi sono poi la Grotta di Lang, a cui si arriva percorrendo una passerella in legno di circa 3 km in mezzo alla giungla, la Grotta delle Acque Limpide, che presenta il corridoio naturale più lungo di tutto il sud-est asiatico, la Grotta del Vento, ricca di cristalli di calcite e la Grotta del Latte Lunare, con enormi rocce coperte da stille lattiginose dai riflessi perlacei. L’altra grande attrazione del parco è il Gunung Mulu (2377 m): la lunga camminata verso la vetta arenaria della montagna richiede almeno 4 giorni e passa attraverso la giungla primordiale e i sentieri paludosi. È necessario avere una discreta forma fisica. La scalata per arrivare ai Pinnacoli è invece consigliabile solo a persone con un ottimo allenamento. Bario. Minuscolo villaggio immerso
in una splendida vallata a 1500 m di altezza sulle Kelabit Highlands. Il fascino di questo insediamento sta nell’ospitalità del popolo dei Kelabit, nel suo splendido isolamento e nelle estese coltivazioni di riso, che viene ancora coltivato a mano. Il riso di Bario è famoso infatti in tutta l’Asia e in Italia è protetto come presidio Slow-food. Qui, così come in tutto il Sarawak, si trovano le longhouse, lunghe strutture di bambù tipiche delle popolazioni indigene.

Kinabalu National Park: Il parco del Monte Kinabalu è il primo sito malese dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Il luogo di maggior richiamo turistico del parco è il monte Kinabalu (4093 m), una delle cime più alte di tutto il sud-est asiatico, ma anche una delle più facili da scalare al mondo. Chi decide di non affrontare la scalata, può fare dei trekking meno impegnativi all’interno della riserva, circondato da un vero paradiso botanico nel quale più della metà delle specie presenti è endemica. A circa 40 km dal parco, si trovano le Poring Hot Springs, ovvero le terme del Sabah. La fumante acqua sulfurea viene incanalata all’interno di piscine nelle quali i visitatori possono rilassare i muscoli dopo la scalata del monte o dopo la camminata alla Canopy Walkway, costituita da una serie di passerelle sospese a 40 m di altezza sulla giungla.

Sungai Kinabatangan: Il Kinabatangan, il fiume più lungo del Sabah, è uno dei luoghi migliori del Borneo per osservare gli animali selvatici. Tra le mangrovie, è facile avvistare le simpatiche scimmie nasiche, i macachi e gli orangutan. Gli appassionati di birdwatching non crederanno ai loro occhi: qui si vedono regolarmente tutte le otto specie di bucero del Borneo. Inoltre, la regione del Kinabatangan offre la possibilità di partecipare al “Sabah Homestay Programme” di Batu Puteh, un villaggio situato lungo il fiume. I viaggiatori vengono alloggiati presso una famiglia del villaggio e possono partecipare alle attività tradizionali. Questo progetto è supportato dal Ministero del
Turismo, dal Dipartimento delle Foreste e dal WWF e si prefigge di sviluppare il turismo locale a livello della comunità.

Danum Valley: La regione della Danum Valley è un luogo di ricerca sulla straordinaria biodiversità dell’area e attira scienziati da tutto il mondo. Per arrivare al centro visite occorrono circa tre ore di fuoristrada su una pista di terra battuta e piena di buche. L’alloggio negli eleganti chalet in legno del Borneo Rainforest Lodge, punto di partenza per tutti i trekking in mezzo alla giungla, è molto piacevole. L’area di Danum annovera tutti i mammiferi del Sabah, compresi quelli più rari come il rinoceronte di Sumatra, elefanti, orsi, orangutan, varie specie di scimmie e molti altri. I sentieri all’interno della riserva sono tutti brevi e pianeggianti.

Sepilok Orang Utan Rehabilitation Centre: Fondato nel 1964, questo centro è una delle quattro riserve di orangutan esistenti al mondo. Gli orangutan sono l’unica specie di grandi scimmiepresente al di fuori dell’Africa. Un maschio adulto è un’impressionante creatura pelosa la cui apertura delle braccia può raggiungere i 2,25 m e il cui peso può arrivare fino a 144 kg. Gli esemplari feriti o rimasti orfani vengono portati a Sepilok per essere curati e reintrodotti nel loro ambiente naturale. Gli oranghi vengono nutriti due volte al giorno su di una piattaforma situata nella foresta; proprio qui, mentre si cibano, potrai ammirarli da vicino in tutta la loro tenerezza. È
un’esperienza unica ed emozionante trovarsi a pochi metri da queste creature abituate al fitto della giungla e osservarne i comportamenti in natura.

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